Tabella dei contenuti
- Un’esperienza visiva fuori dall’ordinario, tra fotografia, arte e magia
- L’infrarosso cromatico: un nuovo modo di guardare il mondo
- Dalle radici storiche al cinema contemporaneo: la fotografia infrarossa nel tempo
- Realismo Magico: tra fotografia e perturbante visivo
- Riconoscimenti internazionali per un progetto che supera i confini
Autore
Pino Coduti
Tempo di lettura
3 minuti
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Un’esperienza visiva fuori dall’ordinario, tra fotografia, arte e magia
Dal 3 al 16 aprile, la Galleria FotoDiego di Bari ha ospitato la mostra personale di Pino Coduti, fotografo lucerino noto a livello internazionale, con il progetto “REALISMO MAGICO: La Fotografia all’Infrarosso Cromatico”.
Questa esposizione non è una semplice raccolta di immagini: è un invito ad attraversare i confini del visibile, a scoprire un mondo sospeso tra realtà e sogno grazie alla tecnica dell’infrarosso cromatico.

L’infrarosso cromatico: un nuovo modo di guardare il mondo
Durante la serata inaugurale, Coduti ha accompagnato il pubblico in un viaggio affascinante, spiegando come questa tecnica permetta di rivelare ciò che l’occhio umano non percepisce. Un approccio che non solo trasforma il paesaggio, ma ridisegna anche scene di vita, matrimoni e ritratti con una luce nuova e surreale.
«L’infrarosso cromatico mi permette di superare il visibile, di svelare una realtà che esiste ma che l’occhio umano non percepisce. È come aprire una finestra sul mistero che si nasconde sotto la superficie delle cose» — ha spiegato Coduti.

Dalle radici storiche al cinema contemporaneo: la fotografia infrarossa nel tempo
La mostra non si limita all’esposizione: attraverso le parole di Pino Coduti, il pubblico ha potuto ripercorrere la storia dell’infrarosso nella fotografia artistica, dalle prime sperimentazioni fino all’uso nei moderni mainstream cinematografici come Dune: Parte Due.
Un racconto che collega scienza e arte, visione e tecnica, portando lo spettatore a comprendere il potenziale espressivo di questa affascinante modalità.

Realismo Magico: tra fotografia e perturbante visivo
Il titolo della mostra, Realismo Magico, non è casuale. Si ispira alla corrente pittorica del primo Novecento e al concetto di “perturbante visivo” teorizzato da Freud: quella sottile linea tra reale e irreale che genera meraviglia e un pizzico di inquietudine.
Le fotografie in mostra, infatti, sanno evocare questo doppio registro emotivo, regalando allo spettatore immagini che sembrano sospese tra sogno e realtà.

Riconoscimenti internazionali per un progetto che supera i confini
A confermare la forza di questo progetto artistico non è solo l’entusiasmo del pubblico accorso da Bari, Matera e Lecce, ma anche una lunga serie di premi. Tra questi spiccano:
- Bronze Award ai Tokyo International Foto Awards (TIFA)
- Best Photography Awards (BPA)
- World Photo Annual 2024 [Refocus]
- Honorable Mention ai Tokyo International Foto Awards (TIFA)
Questi riconoscimenti testimoniano la rilevanza e la qualità del lavoro di Pino Coduti, inserendolo tra i protagonisti della scena fotografica contemporanea.

Ne hanno parlato anche i media
La mostra “REALISMO MAGICO: La Fotografia all’Infrarosso Cromatico” ha attirato l’attenzione non solo del pubblico, ma anche di diverse testate giornalistiche.
Giornali come LuceraWeb, BariToday e L’Attacco hanno raccontato l’evento, sottolineando l’originalità del progetto e la forza espressiva delle immagini realizzate con la tecnica dell’infrarosso cromatico.
Le recensioni evidenziano come questa visione fotografica spinga lo spettatore oltre i confini del visibile, svelando paesaggi e momenti sospesi tra realtà e immaginazione, capaci di suscitare meraviglia e riflessione.
«Un realismo magico capace di svelare l’invisibile e trasformare ogni scatto in un’esperienza tra sogno e realtà.»
— LuceraWeb
«Paesaggi e momenti si materializzano in visioni sospese tra il visibile e l’invisibile.»
— BariToday
«Un progetto che conferma Pino Coduti come pioniere della fotografia all’infrarosso cromatico.»
— L’Attacco

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